Il territorio di Torrenova

ll territorio che circonda Torrenova di Assisi – Country House si apre, in direzione ovest, verso quella porzione della valle Umbra ricompresa tra le colline di Perugia e Bettona, comprendendo la pianura che comprende Bastia Umbra e Cannara, fino a Torgiano. Ad est, il terreno che comprende il fiume Chiascio, è delimitato dalle colline che dalle pendici del monte Subasio, si dirigono verso Valfabbrica e Gubbio.

Questa è la zona dei castelli di Assisi, area che comprende Tordibetto, Palazzo, Petrignano, Rocca Sant’Angelo, Beviglie, Sterpeto, San Gregorio e Torchiagina.

Tordibetto

Il primo nucleo del Castello di Tordibetto risale all’età medievale. Inizialmente veniva usato per lo più quale contenitore per immagazzinare il frumento, ed era costituito da un’unica torre di proprietà di un certo ‘Bectus Menneci’. Nel XIV secolo la Torre venne ampliata e intorno al 1550 assunse l’attuale struttura divenendo un vero e proprio castello, con quattro possenti torri che dominano la valle sottostante. Subì nuovi restauri e ampliamenti nel 1577. Per lungo tempo il Castello di Tordibetto è stato alle dipendenze del castello di Beviglie che dista poche centinaia di metri, posto in posizione più elevata.

Beviglie

A soli 5 km da Assisi, in posizione collinare panoramica, si trova il Castello di Beviglie, che risale al XII secolo. Del Castello di Beviglie si narra che vi nacque Frate Elia, l’uomo che ideò e contribuì in modo decisivo alla realizzazione della Basilica di San Francesco. Nei secoli successivi il castello sopravvisse a numerose battaglie ed alterne vicende subendo modifiche e demolizioni, ma preservando la sezione sud-est delle mura e due torri cilindriche. Nella adiacente chiesa sono ammirabili dipinti di varie epoche in ottimo stato.

Palazzo d'Assisi

Il Castello di Palazzo di Assisi nasce nell’ultimo quarto del ‘300. Cambio, feudatario di origini longobarde, fece erigere questo villaggio fortificato da mura perimetrali. I suoi eredi (da qui il nome di ‘Castello dei figli di Cambio‘) raccordarono in seguito le torri con massicce mura, quelle che oggi costituiscono i quattro angoli del borgo: il castello era fatto! Il fortilizio poté così rivestire un ruolo di notevole rilevanza nelle continue guerre tra Perugia e la vicina Assisi, diventando l’ultimo baluardo difensivo opposto ai perugini prima che potessero puntare senza ulteriori ostacoli su Assisi. Il castello sorge in una zona un tempo acquitrinosa. Ancora oggi si notano intatti i segni dell’antico ponte levatoio, simbolo di una ricca storia di commerci che passavano da Palazzo di Assisi. Il signore del castello ‘cambiava’ merci e monete, per questo il nome ‘Cambio’. Sin dal medioevo fiorente fu l’attività molitoria e la produzione delle carni. Nei tempi di pace gli abitanti sfruttavano il fossato difensivo del castello piantando gelsi e mori. Le foglie di queste piante venivano poi vendute alla pubblica asta. Sempre in quest’epoca vennero sfruttate anche le piante di vimini che sorgevano spontaneamente sulle rive del fiume Chiascio. Da qui la plurisecolare tradizione dell’artigianato in vimini della zona. La sua collocazione strategica per la sicurezza del vicino Comune lo portò ad essere uno dei borghi più ricchi della zona.

Petrignano

Il Castello di Petrignano rappresenta uno dei tanti castra del contado assisano, del quale fa bella mostra di sé il torrione orientale, il quale fu eretto a baluardo difensivo proprio nel punto di maggiore passaggio degli eserciti e dei pellegrini diretti alla cittadella francescana. Nel 1200 Petrignano era un borgo abitato da poche persone che si dedicavano principalmente all’agricoltura. Nel 1300 vennero costruiti prima il ponte sul Chiascio e poi il Castello. Il Ponte e il Castello risultavano di importanza  strategica,  tanto che  Perugia  e  Assisi se  li  contesero  lungamente. Sia  il  Ponte che il Castello subirono ripetute distruzioni ed occorre attendere il 1875 per il ripristino del vecchio ponte. Infine furono i Tedeschi nel giugno 1944 a distruggerlo nuovamente con un bel bombardamento. La struttura attuale è stata ricostruita l’anno dopo, nel 1945. Nei vicoli del Castello ogni anno si tiene il Presepe Vivente. Dal 1978 si rievoca la nascita di Gesù per iniziativa e interpretazione degli abitanti del borgo, inteso come il più importante messaggio di pace per tutti i tempi. Durante tutto il periodo delle feste natalizie, al tramonto, il torrione e gli interni del castello, si trasformano in una fedelissima ambientazione ebraica del presepe. La rappresentazione coinvolge tutti gli abitanti che montano le scenografie, creano i costumi del tempo ed impersonano i protagonisti storici della natività.

San Gregorio

San Gregorio è un piccolo paese fortificato situato al confine tra i comuni di Assisi e Perugia (nei pressi di Pianello). Il borgo deve molto probabilmente il suo nome San Gregorio, prete di origine spoletina martirizzato sotto Diocleziano e Massimiano. Il Castello, molto ben conservato nella sua conformazione originaria, risale al 1300, anche se risulta nuovamente fortificato nel 1479. La porta di ingresso è intatta, di forma ogivale sovrastata dal torrione, con i segni del ponte levatoio e delle difese piombanti. Nelle mura che racchiudono i vicoli del Castello ogni anno si tiene un Presepe Vivente nel periodo delle festività natalizie.

Rocca Sant'Angelo

Rocca Sant’Angelo possiede una struttura urbana del XIV secolo di grande interesse storico. L’abitato, molto ben conservato, ha due porte di accesso: una verso monte e la seconda a valle, costituita da un arco a tutto tondo.  Questa struttura urbanistica è comune alla maggior parte degli insediamenti distribuiti lungo un crinale di un colle. Superata la porta a valle si giunge ad una seconda cinta muraria. Nell’area a monte ci sono i resti di un cassero, ovvero una struttura utilizzata per costruire mura dentro la quale veniva gettato il calcestruzzo che poi solidificava. Da vedere  l’interno del castello e la chiesa di Santa Maria, appena fuori dal complesso.

Sterpeto

A nord est di Palazzo, su uno dei colli intorno ad Assisi che scendono al fiume Chiascio, sorge il Castello di Sterpeto. La fortezza ha due porte di accesso. La più antica, con arco a tutto tondo, sormontata da una  piccola  torre,  porta  all’interno

dell’abitato, la seconda molto più grande e con un arco delineato da elementi di arenaria, conduce nella zona residenziale signorile. Da vedere sono proprio la corte signorile e il borgo di Sterpeto. L’origine del toponimo rivela la presenza di “sterpi”, ma il luogo doveva essere certamente ridente e sicuro. Posto sulla cima del colle dal quale dominava la vallemedievale, allora acquitrinosa e malsana. Questa particolare conformazione rese il territorio tra i più popolosi di tutto l’Assisano fin dall’epoca basso-medievale. Così, nel 1232, il castello diventerà la residenza “signorile” dei Fiumi, ben distinta dal “borgo” dove vivevano altri nuclei familiari detti “fuochi”.

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